Anche nell’edizione di quest’anno dei World Beer Awards protagoniste assolute sono state le birre di molti dei partner esteri dell’importatore italiano Brewrise.
“Ogni anno è per noi e per i nostri birrifici partner motivo di orgoglio salire sul podio di questa importante competizione mondiale, a conferma dell’indiscussa qualità delle birre che importiamo e soprattutto della strategia vincente delle nostre scelte.”, commenta Stefano Baldan, CEO di Brewrise.
Moltissimi, infatti, i birrifici pluripremiati nelle varie categorie che hanno fatto incetta di medaglie.
Il birrificio austriaco Ottakringer, il più antico di Vienna, si è confermato nuovamente tra i protagonisti indiscussi con ben quattro medaglie a cui si sono aggiunte altre cinque vittorie per le birre più creative del suo Brauwerk, prodotte in quantità limitata nel microbirrificio adiacente allo storico sito cittadino.
La Ottakringer Dunkles è stata decretata la migliore dello stile Dark Lager, La Helles e la Pils sono state insignite rispettivamente della medaglia di argento e di bronzo, mentre la Zwickl è stata valutata la Country Winner!
Spostandosi poi nel vicino Belgio, non potevano non mancare importanti riconoscimenti per tre birrifici: Lindemans, Bosteels e Omer Vander Ghinste, che hanno fatto la storia delle birre.
Lindemans, famoso per la sua arte e tradizione nel produrre i famosi Lambic, ha visto premiare con i più ambiti riconoscimenti le sue Oude Kriek Cuvée René e Oude Gueuze Cuvée René, unitamente alla medaglia di bronzo per la sua Framboise.
Bosteels, invece, conquista due importanti riconoscimenti sia per la sua inimitabile belgian ale, conosciuta come la birra del cocchiere: la Kwak, che è stata premiata con la medaglia d’oro, sia per la sua Tripel Karmeliet, la cui ricetta risale a più di trecento anni fa e che è stata insignita con la medaglia di bronzo.
Infine, il birrificio Omer Vander Ghinste è stato premiato con la medaglia di argento per la sua Omer. Tradional Blond che negli ultimi anni è diventata un’icona nel panorama delle birre belghe ad alta gradazione.
Brewrise annovera però tra i suoi partner anche birrifici che si distinguono per i loro stili più contemporanei e innovativi. Anche qui i riconoscimenti non sono di certo mancati!
È il caso, ad esempio, del birrificio spagnolo Nómada; birre creative per convinzione, che nascono dalle emozioni, rispettando la tradizione, ma che vanno oltre ai criteri prestabiliti. La Manchurita, Passiflora, Hanami e Petricor, tutte e quattro sono salite sul podio. Un risultato che riconferma anche quest’anno la geniale proiezione birraria di Javier Aldea e Sami Claret.
Non potevano di certo mancare le birre “nomadi” dell’eclettico Ronald de Waal di The Flying Dutchman che, con il suo più che originale progetto birrario, ha saputo conquistare non una, ma ben otto medaglie. Una conferma per la sua constante ricerca all’eccellenza nel creare birre senza limitarsi o legarsi ad un unico luogo.
Brewrise ha da poco annunciato l’arrivo in Italia delle birre di Deschutes, il birrificio indipendente americano, a conduzione famigliare, che si trova a Bend, una piccola cittadina dello Stato dell’Oregon. Anche in questo caso le sue birre sono state pluripremiate, a riprova che anche questa scelta si preannuncia ricca di soddisfazioni!
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